I Giapponesi lo chiamavano shinrin-yoku, in occidente oggi è Forest Bathing.
Forse un po’ trend, un po’ moda, rito cool del momento, ma senza dubbio pratica che affonda radici ben salde in tempi e nozioni antichissimi.
Siamo nel saggio mondo orientale: shinrin-yoku era una disciplina che insegnava a immergere i sensi nell'atmosfera di boschi e foreste per ottenere effetti positivi per la salute e il benessere.
Perché quando ci si immerge nella natura si crea una connessione con il mondo che placa l’attività di cervello e sistema nervoso, nutrendoli di emozioni positive. I livelli di stress e tossine si abbassano e il sistema immunitario viene rafforzato.
E allora via scarpe e calzini e timidamente eccolo il primo passo, scalzi nel bosco: con l’erba umida di rugiada che stuzzica i piedi, con le radici vigorose, le foglie accartocciate ora che è autunno. Gli occhi chiusi e le narici aperte per inspirare tutto il profumo della resina e delle cortecce, dei larici, dei muschi e degli abeti.
E poi il silenzio. Quello che favorisce la concentrazione e il respiro conducendo ad uno stato d’animo di quiete e rilassamento.
Dove praticare il Forest Bathing?
Sono tante le strutture delle nostre montagne che oggi lo inseriscono tra le esperienze dei loro pacchetti benessere, provate a cercarle: sono una e vera e propria terapia rigenerante tutta naturale.