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Sicuro che si tratti di stress?

Diciamo spesso di soffrire di stress, magari dopo una periodo intenso di lavoro o emotivamente faticoso. Ma vi siete mai fermati a riflettere su cosa sia esattamente lo stress? Oggi ve lo spieghiamo.


Il termine stress indica l’insieme delle risposte biologiche ad uno stimolo avverso di varia natura detto “stressor” (microbico, tossico, traumatico-emozionale) che tende a turbare l’equilibrio dell’organismo. Queste risposte compensatorie aiutano a mantenere uno stato di buona salute. Quando c’è eccesso di stimolo, di intensità e persistenza elevata il nostro stato di salute può essere realmente a rischio.

Gli stressor possono essere fisici, chimici, psicosociali.

Lo stress quindi non è altro che un innato meccanismo di difesa, una risposta adattativa del nostro organismo che è costretto a fare i conti sempre più con ritmi frenetici di vita, cambi di stagione, squilibri alimentari, insufficiente riposo e soprattutto eventi di natura psicologica responsabili di ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, stanchezza e depressione.

Lo stress nasce come qualcosa di fondamentale importanza, che ci consente di reagire positivamente in condizioni di emergenza. Nelle reazioni fisiologiche allo stress si hanno variazioni biologiche, neurovegetative, immunitarie, che tendono a migliorare la resistenza dell’organismo.

Ansie motivate o immotivate, stimoli e tensioni di varia natura portano il nostro organismo ad uno stato di perenne allerta.

La risposta di adattamento, che va a diminuire con l’avanzare dell’età, è caratterizzata da: aumento catecolamine, aumento del glucosio circolante, aumento di grassi circolanti.

Il riflesso immediato è dato dall’aumento del cortisolo (l’ormone dello stress). Esso ha azione antinfiammatoria ed immunosoppressoria. A livelli fisiologici è fondamentale per l’adattamento mentre ad alti livelli ha effetto pro-stressante.

L’effetto Covid-19 ed il suo ruolo di fattore determinante nello stress e disturbi associati

Secondo una recente pubblicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel primo anno di pandemia la prevalenza globale di ansia e depressione è aumentata del 25%. Gli studi evidenziano anche chi è stato maggiormente colpito (donne e giovani) e riassumono l’effetto che la pandemia ha avuto sulla disponibilità dei servizi di salute mentale e come questi siano cambiati durante questo periodo.

Preoccupazioni riguardo a un potenziale aumento dei disturbi di salute mentale hanno spinto la maggior parte dei Paesi intervistati ad includere la salute mentale ed il supporto psicosociale nei loro piani di risposta al Covid, ma rimangono grandi lacune. Fattori multipli di stress e ansia come l’isolamento sociale, impossibilità di lavorare e problemi finanziari, mancanza di una vita sociale, solitudine, preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari hanno portato mediamente ad un peggioramento dello stato mentale e fisico delle persone.
 

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