Ci piacciono le realtà che si impegnano nello sviluppo di progetti sostenibili e questa iniziativa la troviamo veramente importante!
Si tratta di una idea di per sé semplice, nata dalla sinergia di tre università italiane, quella della Tuscia a Viterbo, l'Università di Bergamo e l'E-Campus, ma che può avere un risvolto davvero notevole.
Il progetto infatti prevede la trasformazione delle mascherine e dei guanti in plastica, o in lattice, in un nuovo materiale che può essere utilizzato per rinforzare l'asfalto stradale. Si chiama
S.U.P.R.A., acronimo di
"Single Use PPE Reinforced Asphalt".
"Al momento mascherine e guanti finiscono nei rifiuti indifferenziati e vengono smaltiti in discarica o nei termovalorizzatori. Con la nostra ricetta possono essere inserite nel circuito industriale delle pavimentazioni stradali", spiega Marco Marconi, il ricercatore dell'UniTuscia che ha seguito e realizzato il progetto, finanziato da un bando del Ministero per la Transizione Ecologica. "Le prove tecniche sull'asfalto che abbiamo realizzato ci dicono che la qualità è migliore rispetto a quello tradizionale
- aggiunge Marconi - Questo si traduce in una vita più lunga dell'asfalto stradale, un minore utilizzo di materie prime e un risparmio economico per le pubbliche amministrazioni"
di Francesco Giovannetti
Questa iniziativa la trovate sotto il nome di
S.U.P.R.A., acronimo di
"Single Use PPE Reinforced Asphalt” e siamo certi e fiduciosi che ne sentiremo ancora parlare.
Anche noi di Qualiterbe da sempre cerchiamo di essere sempre molto sostenibili: gran parte del nostro packaging è realizzato con materiale riciclato e nella produzione impieghiamo materie prime del territorio. E poi? E poi amiamo sostenere iniziative di terzi, per questo abbiamo piacere di darne visibilità all’interno del nostro blog.
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