Spesso d’estate si va incontro a spiacevoli disturbi intestinali, con diarrea, stitichezza, gonfiore addominale che rischiano di rovinare le tanto desiderate ferie. I casi aumentano in estate per via degli sbalzi termici tra caldo esterno e freddo degli ambienti con aria condizionata che alterano la flora batterica intestinale, favorendo la crescita di batteri patogeni e rendendoci più vulnerabili a qualsiasi attacco batterico e virale.
I repentini cambiamenti di temperatura possono intaccare la funzione dell’apparato digerente. Questi vengono percepiti dall’organismo come fonte di stress che determina un abbassamento delle difese immunitarie e compromette l’equilibrio della flora batterica intestinale. Se si mantiene lo stesso tipo di alimentazione invernale, a fronte di temperature più alte, il nostro apparato digerente inevitabilmente ne risentirà con problemi di digestione lenta e di pesantezza.
Un altro motivo per cui diarrea, stitichezza e meteorismo si manifestano soprattutto in estate è lo stress che, dopo mesi e mesi di duro lavoro, si fa sentire, ripercuotendosi sull’intestino. A ciò si aggiungono la modifica delle abitudini alimentari e comportamentali in vacanza, l’afa e l’umidità che provocano uno stato di disidratazione responsabile, a sua volta, di una condizione di malessere generale.
D’estate è più elevato il rischio di incorrere i tossinfezioni alimentari , più frequenti perché le alte temperature favoriscono la proliferazione batterica.
Il rischio di contaminazioni non riguarda non solo i cibi crudi , ma anche quelli cotti,se non correttamente conservati. La gastroenterite, tipico disturbo intestinale dell’estate,è in agguato e si manifesta con nausea vomito e diarrea.
Tra i batteri più pericolosi ci sono la Salmonella, l’Escherichia coli o il Campylobacter . Una gastroenterite di questo tipo si può contrarre anche facendo il bagno al mare, se l’acqua contiene alte concentrazioni di colibatteri, cioèdi quei microrganismi presenti nelle feci umane, e fa molto caldo.
La gastroenterite estiva può anche essere virale: con il caldo, gli enterovirus si moltiplicano facilmente e diventa più facile prendersi la classica influenza intestinale, perché questi microrganismi abitano gli stessi ambienti dei batteri, cibo e acqua in particolare, e si trasmettono nello stesso modo.
Ma oltre alle tossinfezioni alimentari, più frequenti perché le alte temperature favoriscono la proliferazione batterica, i problemi “di pancia” durante la bella stagione compaiono spesso anche per altri motivi. D’estate si tende a consumare più cibi capaci di agire sul nostro apparato gastrointestinale provocando gonfiori, irregolarità, talvolta stipsi, spesso diarrea.
Qualche esempio? I gelati, la frutta molto zuccherina, ma anche altri alimenti che si ama consumare quando fa caldo, come i pomodori e la mozzarella. Altra tipica causa sono le bevande gelate: l’intestino reagisce male al cambio improvviso di temperatura, la sua motilità si altera e scatta la diarrea.
In estate siamo portati a mangiare più fibre, che sono certamente salutari per il nostro organismo, considerato che sono il maggiore nutrimento per il microbiota intestinale. Il loro consumo,però, deve
accompagnarsi a una buona idratazione: senza un adeguato apporto di acqua infatti le fibre possono causare gonfiore e stitichezza.
Non staremo qui ad annoiarvi con la solita lista di regole comportamentali ormai arcinote. In fondo, l’estate è fatta anche per violare qualche regola , per sfuggire alle abitudini.
Sia chiaro: si tratta di disturbi che non vanno sottovalutati. Spesso si risolvono nel giro di 1-2 giorni, ma possono richiedere l’intervento del medico e la prescrizione di terapie specifiche, ad esempio di antibiotici in caso di infezioni batteriche.
Una corretta idratazione e l’assunzione di probiotici, vitamine, sali minerali , possono aiutare il nostro organismo a ritrovare il suo equilibrio.
Bibliografia:
- Benedetti Raspini, Hellas Cena “Microbiota intestinale:fra dieta ed epigenetica” Farmacia news, corso Ecm a distanza, modulo didattico numero 2
- Brady A., MA B. et al. Functional Dynamics of the Gut Microbiome in Elderly People during Probiotic Consumption. MBio. 2015 Apr 14; 6(2).
- OMS: monografi e di piante officinali, vol.1, Milano, 2002. Campanini E., Dizionario fitoterapico e piante medicinali, tecniche nuove, Settimo Milanese, 2002.
- Bettiol F., Nappini I., Nunziati E., Vademecum di erboristeria, kos edizioni, San Piero a ponti, 2014.
- Monografie ESCOP, Planta medica srl, Pistrino di citerna (PG), 2006.
- Food Chem. 2015 Mar 1;170:501-7.
- doi: 10.1016/j.foodchem.2014.08.034. Epub 2014 Aug 27. Phytochemical constituents and in vitro radical scavenging activity of different Aloe species. Lucini L1, Pellizzoni M2, Pellegrino R3, Molinari GP2, Colla G4.
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