Secondo gli esperti dell’ Oms “l’obesità risulta dalla reazione normale delle persone agli stimoli derivanti dall’ambiente nel quale si trovano a vivere”, dalla “fornitura progressivamente crescente di alimenti gustosi, ipercalorici e a basso costo; sistemi di distribuzione commerciale efficienti che rendono questi alimenti più accessibili e metodi di marketing convincenti e sempre più pervasivi”.
Le
regole di una sana alimentazione sono
poche e semplici: non mangiare troppo, mangiare soprattutto frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), pasta, riso, pane o altri cereali e tuberi (tra cui le patate) o i legumi.
La carne va bene solo in quantità molto moderate (non più di 2 volte alla settimana), il pesce è consigliato 2 volte alla settimana; formaggi ed uova sono da mangiare al posto della carne e non in aggiunta ad essa; il consumo di dolci dovrebbe essere contenuto .
Condire con olio di oliva e poco sale,
da evitare i cibi spazzatura (prodotti industriali con molte calorie e pochi nutrienti) e le bevande zuccherate.
Per il mantenimento del peso è raccomandata una
regolare attività fisica (almeno 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni oppure almeno 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni alla settimana ).
È importante essere consapevoli che l’eccesso ponderale è innanzitutto un
problema di alimentazione. La quantità di calorie consumate grazie ai livelli di attività fisica raccomandati non sono sufficienti a controbilanciare una dieta ipercalorica (in 30 minuti di cammino si consumano circa 150 kcal; una lattina di bevanda zuccherata contiene circa 140 kcal, 100 gr di alcune barrette snack contengono fino a 500 kcal).
La situazione nutrizionale e le
abitudini alimentari hanno un impatto considerevole sulla salute. Un’alimentazione ipercalorica e sbilanciata e il conseguente eccesso di peso
favoriscono l’insorgenza di numerose patologie e aggravano le patologie preesistenti, riducendo la durata della vita e peggiorandone la qualità.
L’Oms stima che a livello globale circa
3,4 milioni di adulti muoiono all’anno per cause correlate all’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità). Si stima che il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro sono attribuibili all’eccesso ponderale.
Per quanto riguarda i tumori il World Cancer Research Fund International (Wcri) documenta la relazione causale tra eccesso ponderale e 7 forme di cancro: esofago, pancreas, colecisti, colon-retto, mammella (post-menopausa), endometrio e rene.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha stimato che una persona gravemente obesa perde
in media 8-10 anni di vita, quanto un fumatore.
Ogni 15 kg di peso in eccesso il rischio di morte prematura
aumenta del 30%. Bambini con almeno un genitore obeso hanno una probabilità 3-4 volte maggiore di essere obesi: la causa è in parte genetica e in gran parte è dovuta al fatto che i bambini acquisiscono gli stili di vita dei genitori .
In Italia l’eccesso ponderale è il quarto fattore più importante per la morte prematura e gli anni vissuti in disabilità
Per tutte queste ragioni, se si ritiene di essere in sovrappeso, è importante rivolgersi ad un
professionista esperto, che è in grado di valutare la natura e l’entità dell’eventuale sovrappeso e di consigliare le corrette misure da mettere in atto per ridurlo.
Fonti:
Ministero della Salute- Portale Epicentro- Sorveglianza Passi
Who, Obesity and overweight, Fact sheet N°311, Updated August 2014 http://www.who.int/...
World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research (Wcrf/Aicr). Food, Nutrition, and Physical Activity and the Prevention of Cancer: A global Perspective. Washington DC. 2007. http://discovery.ucl.ac.uk/...
Oecd, Obesity and the Economics of Prevention, http://www.oecd.org/...
Institute of Health Metrics and Evaluation, Global burden of disease database, http://vizhub.healthdata.org/...
Boyd A Swinburn et al., “The global obesity pandemic: shaped by global drivers and local environments”, The Lancet, Vol 378, Augus 27, 2011
Steven L Gortmaker et al., Changing the future of obesity: science, policy, and action, The Lancet 2011; 378: 838–47