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La prevenzione è la parola d’ordine in materia di benessere cardiovascolare e le piante officinali possono essere un valido strumento di intervento in caso di disturbi di lieve entità.
Il biancospino è una pianta estremamente sicura e di validità comprovata. La formula proposta da Qualiterbe, Biancospino (Integratore in Gocce) €15,50 è quella della tintura, titolata in flavonoidi al 2,4% (titolazione molto elevata, sinonimo di qualità ed efficacia).
L’altra pianta di straordinaria attività ed utile nella protezione dai rischi cardiovascolari è il Riso Rosso Fermentato (Monascus purpureus Went), presente in Monascus Plus Triplant €16,90 di Qualiterbe.
Il biancospino
Il Biancospino è una pianta fondamentale per il benessere del cuore, utile sia nella prevenzione dei disturbi cardiaci, sia nell’accompagnamento di un cuore già sofferente.
Il biancospino è una pianta dagli effetti farmacologici degni di nota:
- riduzione dello spasmo delle coronarie con aumento del flusso
- aumento della forza di contrattilità del miocardio (effetto inotropo positivo)
- azione dromotropa positiva (aumenta la conducibilità degli impulsi nervosi e ne attenua l’eccitabilità)
- azione batmotropa negativa (regolarizzazione della formazione dell’impulso nervoso intracardiaco)
- azione cronotropa negativa (rallenta le contrazioni del miocardio)
- aumento dell’irrorazione sanguigna a livello delle coronarie e del miocardio
- riduzione delle resistenze vascolari periferiche.
Del biancospino sono riconosciute due azioni principali:
azione ipotensiva della pianta. Alla luce delle ultime scoperte non si può ritenere il biancospino un antiipertensivo specifico, tuttavia è in grado di regolare i valori pressori fino, a volte, a normalizzarli, grazie al miglioramento dell’energia cardiaca e all’aumento della forza contrattile del cuore, con un’azione specifica sulle riserve e la spesa di energia del cuore. Più che un effetto immediato dobbiamo aspettarci da questa pianta un’influenza persistente, duratura e preventiva delle alterazioni degenerative legate all’età del cuore. Semplificando: un cuore che funziona meglio, spendendo meno energia.
benessere a livello delle coronarie con un incremento dell’irrorazione dei vasi coronarici, con conseguente miglioramento dell’irrorazione del miocardio. Quest’attività riduce la predisposizione alle crisi di angina pectoris.
È molto importante anche l’azione sedativa, utile nei casi in cui è necessario mitigare l’eccessiva emotività.
I migliori risultati nell’uso del biancospino si ottengono con trattamenti prolungati, che non danno disturbi per la mancanza assoluta di tossicità.
L’uso del biancospino, estratto in Tintura, sarà quindi uno dei principali costituenti di preparati per la circolazione, per il cuore, per l’ipertensione lieve. Al di là di questo uso specifico, un ciclo di tintura di biancospino ogni 6 mesi è indicato dopo i 40 anni nella prevenzione dei disturbi del cuore.
Riso rosso fermentato
Un altro intervento specifico per il benessere cardiovascolare è costituito dal riso rosso fermentato, vale a dire il prodotto che si ottiene lasciando fermentare il normale riso (Oryza sativa) con il micete monascus purpureus.
Il riso rosso fermentato è risultato essere uno dei rimedi naturali più efficaci nel trattamento dell’ipercolesterolemia, una condizione per la quale si ha una eccessiva presenza di colesterolo circolante a livello sistemico e che è correlata con una massiccia presenza di lipoproteine LDL che fungono da trasportatori finali per il colesterolo.
L’ipercolesterolemia è una delle principali cause di malattie cardiovascolari.
Da cosa dipende l’accumulo di colesterolo-LDL? Ecco alcune delle cause più frequenti
- alimentazione ossia un eccessivo consumo di uova, formaggi e salumi
- da cause genetiche e aumentata biogenesi
- non dobbiamo sottovalutare il fattore stress
Attenzione ai valori! Infatti:
< di 200 mg/dl e le LDL-colesterolo < 130 mg/dl sono i valori desiderabili di colesterolo totale plasmatico
Fino a valori di colesterolo < 220 mg /dl e LDL-colesterolo < 150 mg/dl è possibile pianificare una strategia ipocolesterolemizzante basata sul controllo della dieta: diete povere di carboidrati in prima battuta, ma anche diete povere di grassi e in cui si presti attenzione all’assunzione dei cibi ricchi in colesterolo, permettono nell’arco di tre settimane di riportare i valori di colesterolo e LDL-colesterolo in quelli desiderabili
Fino a valori di colesterolo < 250 e LDL-colesterolo < 160 si parla ancora di rischio cardiovascolare moderato, ma la gestione dell’ipercolesterolemia è difficilmente perseguibile solo attraverso l’approccio dietetico e allo stesso tempo sconsiglia il ricorso a farmaci di sintesi, sì efficaci, ma non privi di effetti collaterali: è questa la zona di intervento ideale che trova il migliore approccio nella nutraceutica, quindi nell’opzione di integratori alimentari sicuri e efficaci nella riduzione della biosintesi del colesterolo e della protezione cardiovascolare.
Lo sviluppo di un integratore alimentare ideale come ipocolesterolemizzante deve tenere in considerazione alcuni punti chiave:
- utilizzo di sostanze naturali in particolare ricavate da matrici alimentari, al fine di massimizzare la sicurezza;
- ricerca della sinergia di azione di estratti o preparati attivi su punti differenti dell’assorbimento e/o del metabolismo del colesterolo;
- scelta di sostanze ad attività epatoprotettiva.
Dalla ricerca Qualiterbe è stato quindi sviluppato il Monascus Plus Triplant €16,90 un integratore alimentare utile nella gestione della lieve e moderata ipercolesterolemia che prevede estratti vegetali titolati e standardizzati di riso rosso fermentato, la cui efficacia è garantita dal claim delle autorità europee e nazionali sugli integratori alimentari, di carciofo, fitoterapico con spiccato organotropismo per la protezione del fegato e di tè verde, antiossidante con proprietà protettive a livello cardiovascolare, clinicamente validato per la normalizzazione del profilo lipidico.
Come abbiamo detto, il riso rosso fermentato (Monascuspurpureus) è ottenuto dalla fermentazione del comune riso da cucina (Oryza sativa L.), ad opera di un particolare lievito chiamato Monascus purpureus o lievito rosso. L’interesse scientifico che circonda il riso rosso è legato alla presenza di Monascus purpureus; durante la sua attività fermentatrice, questo lievito si arricchisce infatti di un gruppo di sostanze, denominate monacoline, a cui è stata scientificamente attribuita una spiccata attività ipocolesterolemizzante. Tra queste molecole spicca la monacolina K dalla quale è stata sintetizzata la lovastatina, uno dei principi attivi più utilizzati nella cura di questa patologia. A differenza delle statine, il riso rosso fermentato non presenta effetti collaterali epatici, come l’aumento delle transaminasi.
L’integratore Monascus Plus Triplant €16,90 va assunto per un periodo minimo di un mese, due compresse al giorno, 1 dopo pranzo e 1 dopo cena. Il trattamento può essere continuato a lungo senza alcun rischio.